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L'ambientazione storica


L'ambientazione storica

L'ambientazione storica - www.alberodeglizoccoli.net
Ermanno Olmi ambienta il film nelle campagne attorno Treviglio (BG) alla fine dell'Ottocento. Più precisamente "Sés chilmotri a andà e sés chilometri a égn" come dice Batistì all'inizio del fim. Il riferimento è alle scuole di Treviglio, che si trovavano dove ancora oggi vi sono le scuole elementari De Amicis, in Viale del Partigiano.
Non c'è nessuna cascina ad oggi nella campagna trevigliese così distante, anche se la Berluna Egìa (che oggi non esiste più) distava esattamente sei chilometri dalle scuole.
Non sappiamo però se il regista avesse in mente qualche cascina particolare o pensasse invece ad una costruzione indefinita nella campagna trevigliese tra le frazioni di Castel Cerreto e delle Battaglie.

Al Cerreto rimandano le scene della pesatura, mentre il mulino dove va a lavorare come garzone il figlio della vedova Runk parrebbe quello delle Battaglie, così come possiamo pensare alla Battaglie per la chiesetta campestre dove la vedova stessa va a pregare per la guarigione della mucca malata. Relativamente a questa chiesetta va detto che ricorda molto la chiesetta del Roccolo (nota come Madonna degli Alpini), qualche chilometro più ad ovest rispetto ai luoghi di cui stiamo parlando. Quest'ultima è molto cara ad Ermanno Olmi che proprio al Roccolo si era sposato. Va detto però che tale costruzione andrebbe fatta risalire agli inizi del Novecento e ciò è in contrasto con l'anno di riferimento del film che è il 1898. A supporto però dell'idea che proprio questa minuscola chiesetta immersa nella campagna fosse quella che Olmi aveva in mente, vi è il fatto che proprio dietro scorreva un fosso, immerso nella vegetazione. Che è quello che si vede nella scena del film.

La filanda presso cui lavorava Maddalena può essere identificata tra le varie filande presenti all'epoca nella zona dell'attuale Via Cavallotti, anche se, date le dimensioni, sembra più corretto pensare alla Geromina, dove all'epoca esisteva un grosso cotonificio.

Si è detto che le scuole frequentate da Minék erano le scuole elementari di Treviglio, tuttora presenti in Viale del Partigiano, e ben riconoscibili anche nel film dalla scala d'ingresso, da cui il bambino salta rompendo lo zoccolo. La chiesa nella quale viene celebrata la messa del miracolo (quello della Madonna delle Lacrime, festa patronale trevigliese) è il Santuario. Nel film appare più piccolo di quello che è oggi, ed è giusto così perchè la costruzione attuale presenta un'abside aggiunta nel 1902. La piazza della festa del miracolo sembrerebbe Piazza del Popolo (il Revellino), dove una volta si teneva la fiera.

Le abitazioni rurali che si vedono quando il Brena ritorna a casa dopo la festa ricordano quelle di Via Mazzini, oggi visibili solo in parte dopo l'incrocio con via Casnida. Va sottolineato come la nonna di Ermanno Olmi abitava proprio in Via Mazzini.

Infine nulla nella Treviglio attuale ricorda il porticato dove si reca nonno Anselmo a vendere i pomodori. Va detto però come alla fine del secolo scorso Piazza Garibaldi fosse ancora chiusa verso l'attuale Via XXV Aprile da un porticato.

Maddalena e Stefano vanno in viaggio di nozze a Milano utilizzando la barca discendendo il Naviglio della Martesana. Qualcuno ha sottolineato come la cosa sia inverosimile, dato che la linea ferroviaria Treviglio-Milano esiste da metà Ottocento. Va però sottolineato come il treno fosse una cosa 'da ricchi' e come fosse uso comune per molta 'povera gente' servirsi del lento barcone per raggiungere Milano. L'imbarcadero può essere localizzato a Vaprio d'Adda, come richiamato dall'immagine del ponte e dalla discesa che gli sposi devono fare per arrivare al naviglio stesso.